venerdì 24 agosto 2018


Per qualche sincretica ragione, ora che ho cambiato luogo di abitazione mi sono trovata in mezzo a persone sopratutto di sesso maschile che hanno sposato in pieno la causa del femminismo . Io tengo a precisare che accordo pienamente con Floriana Lipparini che scrive quanto segue :

 SENZA CONFINI NÉ BANDIERE. ALTRO CHE PATRIOTE

Anche alcune femministe pensano che un più alto numero di donne in tutti i campi e soprattutto ai vertici, significhi di per sé una vittoria, un reale cambiamento. Ma di quale cambiamento parliamo? A quale nuovo mondo alludiamo? “Costruire un mondo diverso… implica una diversità che vada molto oltre il solo riequilibrio fra i generi – scrive Floriana Lipparini – Ci occorre uscire un po’ dalla nicchia in cui viviamo noi donne occidentali, pur se ormai parecchio impoverite … Proviamo a decifrare quel che si muove nel profondo dei luoghi più difficili della terra, dove impazzano guerre neoliberiste e neocolonialiste, lì in basso dove movimenti di donne si confrontano con l’assenza di diritti fondamentali che le toccano nel vivo… Donne indigene, palestinesi, kurde, donne in cerca d’asilo…. Nostra patria è il mondo intero, si diceva un tempo. Oggi forse è il caso di precisare: il mondo che scegliamo è quello delle persone senza voce e senza potere, senza confini e senza bandiere, in cammino verso un nuovo orizzonte. Altro che patriote….”
FLORIANA LIPPARINI

QUEL MUTUALISMO DELLE DONNE CHE LOTTANO
Certo, Sfruttazero, lo straordinario percorso di consumo critico che ha messo insieme donne e uomini, migranti e non, vittime del caporalato e precari nelle campagne pugliesi, nasce quattro anni fa, ma storie impreviste e fuori mercato come quella si nutrono di sorellanza e voglia di cambiare il mondo che altri movimenti hanno seminato in tempi e geografie diverse. E continuano a fare ogni giorno
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