Riporto qui 7 anni dopo un mio scritto dedicato a Nanni Salio che volevo leggere alla sua commemorazione a cui non sono arrivata in tempo.
E' morto Nanni Sallio il custode, l’ anima, la sapienza del Sereno . Il Sereno Regis io credo lo si possa
definire come il Centro Studi più ricco di narrazioni, documenti e volumi di tutta l’ Italia. Sui temi della pace, della nonviolenza.
Io non l’ho conosciuto poi molto Nanni. Visto spesso si, tra le sue sudate carte. Oppure quando nelle nostre interminabili riunioni di gruppo mentre cercavamo di creare ogni estate occasioni di incontro e di consapevolezza lui passava, ascoltava, buttava nel piatto delle idee e dei sogni un riferimento, un invito ad un convegno. Ci ascoltava e non riuscivi mai a capire se in cuor suo pensava che stavamo seminando bellezza o vento o paura.
Nanni passava, fiero di avere inaugurato da non tanti mesi a pochi passi dal Sereno , Irenea , una sala di cinema per proiettare film di pace , una sala ancora carica di debiti ma perfettamente varata e galleggiante nel suo compito di diffondere e promuovere cultura per gettare sabbia negli ingranaggi della guerra. Alle volte ci sgridava, “come potete parlare di una cosa così complicata come la fisica quantistica se non avete letto almeno questi volumi” diceva e intanto alzava la mano ad indicare una scaffalatura immensa rivestita di libri.
Era sempre triste,Nanni, la sua tristezza alle volte mi spaventava, poi superavo il timore reverenziale che ho sempre avuto verso coloro che hanno studiato a lungo e che non dicono mai una parola a casaccio o se non è documentata e allora lui ti prendeva per mano e ti raccontava il mondo.
Quante volte ho pensato : adesso mi prendo una giornata sabbatica e vado da lui ad esprimere dubbi a cercare certezze. Non è più possibile ora, la sua voglia di un nuovo uomo, di un mondo ghandiano, la sua ricerca di una nuova strada che prosegua quella che da Perugia porta ogni due anni ad Assisi che tante volte aveva percorso, ora la continueranno obbligatoriamente altri amici.
Da campista una promessa, se si farà ancora il campo pacifista con Albino, itinerante in bici sulle strade del Veneto contro il fuoco atomico, nella bandiera della pace che attaccherò al mozzo del parafango incollerò anche il tuo faccione buono. Perché tu possa continuare a vedere che la strada interrotta, la strada che non riuscirà più a calpestare non è per nulla finita. Adriano
Adriano Arlenghi ha ben espresso quello che anch'io ho provato con la differenza che abitando a Torino molte volte ero andata a parlargli e lui Nanni pazientemente mi ascoltava . Sembrava darmi ragione specialmente dopo che mi aveva dato una traduzione da fare che spiegava come superare i conflitti, tenendo conto delle nuove scoperte della fisica quantistica . Per me quella è stata una vera rivelazione che voleva e vuole dire che occorre tradurre in termini di comportamenti il nuovo paradigma scientifico che mette al primo posto l'energia e l'influenza dell'osservatore sull'esperimento . E dunque superare la concezione illuministica per cui la coerenza intellettuale, la ragione illuminante, la verità di per sé rivoluzionaria,siano sufficienti per cambiare la realtà. Occorre invece collegarsi con la concezione dell'energia che nel tao i cinesi migliaia di anni avanti Cristo avevano ben definito. Sì Nanni mi ha dato ragione e conveniva con me anche quando ho parlato con lui nuovamente catturata da un testo che considero fondamentale intitolato "Come gli hippy hanno salvato la fisica", che lui come fisico approvava . Come fisico ma non come pensatore e come uomo che a mio parere era invece l'ultimo dei veri illuministi con una concezione etica del lavoro ( protestante per l'appunto ) confermata dalla sua più recente auto definizione di piccola formica . Sì è vero le formiche costruiscono grandi termitai lavorando tutte insieme senza posa ma basta che arrivi un vento forte e i termitai scompaiono . E così fanno e hanno sempre fatto le guerre mondiali dichiarate come tali o meno . Se, come appare, Nanni ha mollato gli ormeggi soprattutto da quando la sua compagna lo ha lasciato, quello che percepisco nella sua morte così subitanea e discreta, riservata come lui era, c'era anche la sua profetica intuizione di essere l'ultimo testimone e attivista di una generazione che sta scomparendo . Ci sono le morti auto procurate come quella di Langer e le morti cercate per ragioni che vanno al di là delle infermità individuali .
Scusate tolgo il disturbo ci hai detto Nanni con la tua morte, ma noi che invece siamo turbati, cercheremo di continuare la tua opera in una catene ideale al di là dei continuismi ideologici . E in occasione dell'anniversario della morte di Giordano Bruno voglio dedicarti ,caro Nanni, queste sue parole che spero ti aiutino ad attraversare il Lete :
Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze porre i semi della nuova cultura che fiorirà inattesa ,improvvisa ,proprio quando i potenti si illuderanno di aver vinto .
Post scriptum : entrando ieri sera nella la sala Poli così piena e vedendo tanti occhi lucidi che guardavano le foto che lo ritraevano fin dal suo esordio nonviolento da studente, ho capito che ho sottovalutato la sua capacità di parlare al cuore delle persone e questo non ha a che fare con l'illuminismo . Certamente Nanni Salio è stato l'ultimo dei comunicatori non virtuali con gli amici e i conoscenti non avendo altro che il telefono fisso . A parte le sue puntuali e validissime newsletters che ci auguriamo trovino un degno e altrettanto coerente successore o – ahimè non so come si dice un successore al femminile...