Sul tram numero quattro verso sera c'è un vagabondo nero di pelle - forse africano forse no - che con gli occhi persi nel vuoto è seduto vicino alla porta di uscita . Triste . All'improvviso sale sulla stesa vettura un altro vagabondo bianco con i capelli intrecciati . I loro occhi si incontrano , si guardano, sorridono e si scambiano un caldo saluto . Al di là della diversa provenienza, le loro vite assimilate dall'emarginazione per il tempo in cui il percorso li accomuna, sono fratelli.
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