Sabato 3 giugno nonostante il caos e la confusione chiassosa dei tifosi del calcio, si è svolta una manifestazione silenziosa di protesta in previsione della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell'obbligatorietà di 12 vaccinazioni . Famiglie con bambini in carrozzella ,giovani , anziani ,circa 300 persone che hanno marciato silenziosamente nella modalità che nella pratica zen si chiama meditazione silenziosa . Parlavano i cartelli portati a mano di cui i più significativi ; genitori consapevoli, per la libertà di cura ,libertà di scelta sui vaccini , no alle leggi antisociale etc.
Saltava all'occhio il contrasto tra una folla chiassosa e fischiettante e noi cittadini che ci siamo radunati per manifestare il proprio dissenso . Due mondi sempre più separati schieramenti che nel prossimo futuro si confronteranno sempre di più sui più diversi temi e problemi in primis sull'immigrazione ( di cui scriverò in seguito )perché come dicevo nel finale di un video fatto nel 1990, è un fenomeno epocale .
Stamani 6 giugno leggendo che il decreto è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale dire che sono rimasta sbacalita è dir poco . Ma non è finita qui . Andremo avanti e seguiremo quanto deciderà il coordinamento per la libertà di cura a cui lascio la parola perché condivido in toto ciò che leggerete qui di seguito :
«La falsificazione politica del dissenso nei confronti del decreto è diventata così parte integrante di una strategia impositiva che va ben al di là delle questioni scientifiche: questo decreto nasce scegliendo a priori di contrapporsi ad una parte importante della società, per questo decreto la società non è interlocutore ma controparte. Una follia».
«L’ideologia sottostante è agghiacciante e si appalesa con i tratti di un igienismo tecnocratico da Ministero degli interni: non esistono le persone con le loro legittime complessità e le loro culture ma solo milioni di banali e indifferenziati macro-organismi, tutti indistintamente potenziali portatori di micro-organismi da sopprimere il più tempestivamente possibile. Quindi, solo un problema di ordine pubblico. Questa ideologia che esiste solo in ragione di una politica insipiente è la più lontana da una ragionevole e moderna idea di scienza: per essa valgono solo le evidenze scientifiche, le statistiche, i dati epidemiologici e in nessun caso sono ammesse contraddizioni, aporie, dati di fatto contrari, esperienze individuali, effetti paradossali, semplici diversità, singolarità».
«La medicina ne esce male: la sua poca trasparenza e la sua tanta reticenza non contribuirà ad attenuare la diffidenza sociale nei suoi confronti ma la accentuerà. I medici non hanno saputo convincere, non hanno saputo ricondurre ad una versione accettabile i tanti e diversi fenomeni che si correlano ai vaccini, non hanno saputo rassicurare sul loro uso. L’unica cosa che hanno fatto è imporre il vaccino quasi fosse un farmaco perfetto e chiedere alla società un atto di fede nei suoi confronti. La medicina si illude di risolvere i suoi problemi con la società postmoderna con i Tso (trattamento sanitario obbligatorio ) . Altra follia».
«Tutta l’operazione resta adombrata da sospetti di strumentalità politica legata anche alle prossime scadenze elettorali dal momento che non esistono condizioni di urgenza per giustificare la fretta di fare un decreto. Per di più molto forti restano i sospetti di conflitto di interesse tra i suoi principali supporter (quasi tutti nei board scientifici delle principali case farmaceutiche) o comunque legati al ruolo dell’Italia di paese capofila per i vaccini nel mondo. L’esercizio di un’ostentata quanto ottusa irragionevolezza che ha voluto ignorare alcune delle verità più elementari, come ad esempio quella che dimostra che obbligare al vaccino è meno efficace di convincere al vaccino, che molto più degli sbarramenti scolastici funziona come sistema di persuasione una buona e capillare organizzazione dei servizi vaccinali con degli orari aperti e non chiusi, che siccome l’Italia è un paese con una buona copertura vaccinale (mediamente il 90%) è difficile che un caso sporadico abbia conseguenze sugli altri, e tante altre cose che agli italiani sono state taciute, comprese le perplessità espresse dalle Regioni stesse».
«Qual è il senso? Quando una politica senza testa incontra una tecnocrazia ambiziosa e il profitto dell’industria farmaceutica, è possibile che nascano leggi antisociali come quella che ora andrà in Parlamento. Chi pensa di prendere voti con i vaccini si sbaglia, i Tso alla fine con i figli di mezzo stanno sulle scatole a tutti e non piacciono a nessuno».
«Mentre i paesi più importanti d'Europa (fra i quali Svezia, Germania, Gran Bretagna solo per citarne alcuni) hanno messo in campo strategie vaccinali volte al coinvolgimento della popolazione ed hanno affermato l'incostituzionalita' di misure coercitive ed obbligatorie, l'Italia apre una stagione di aperto conflitto con le famiglie che non adempiranno a tutte le 12 vaccinazioni obbligatorie. Una forzatura inaccettabile, dietro la forte pressione del mondo economico delle case farmaceutiche, in un momento in cui non vi è alcuna emergenza o epidemia in corso».
«Il Coordinamento ricorrerà in tutte le sedi opportune fino alla Corte di giustizia Europea per le molteplici violazioni di diritti fondamentali contenute nel decreto legge e sosterrà tutti quei genitori che vorranno avviare ricorsi ma che non hanno sufficienti risorse economiche. Non c'è in gioco soltanto il tema di quale strategia sanitaria adottare come la più efficace azione preventiva riguardo alcune malattie infettive, c'è una aperta violazione della libertà di scelta terapeutica garantita dalla nostra Costituzione, dalla Convenzione di Oviedo e dall'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani che garantisce l'inviolabilita' dell'integrità personale. Le sanzioni amministrative e il divieto di accesso a scuola per i bambini tra gli 0 e i 6 anni si configurano come una chiara lesione di questi diritti fondamentali».
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