Per qualche sincretica ragione, ora che ho cambiato luogo di abitazione mi sono trovata in mezzo a persone sopratutto di sesso maschile che hanno sposato in pieno la causa del femminismo . Io tengo a precisare che accordo pienamente con Floriana Lipparini che scrive quanto segue :
SENZA CONFINI NÉ BANDIERE. ALTRO CHE PATRIOTE
Anche alcune femministe pensano che un più alto numero di donne in
tutti i campi e soprattutto ai vertici, significhi di per sé una
vittoria, un reale cambiamento. Ma di quale cambiamento parliamo? A
quale nuovo mondo alludiamo? “Costruire un mondo diverso… implica
una diversità che vada molto oltre il solo riequilibrio fra i generi
– scrive Floriana Lipparini – Ci occorre uscire un po’ dalla
nicchia in cui viviamo noi donne occidentali, pur se ormai parecchio
impoverite … Proviamo a decifrare quel che si muove nel profondo
dei luoghi più difficili della terra, dove impazzano guerre
neoliberiste e neocolonialiste, lì in basso dove movimenti di donne
si confrontano con l’assenza di diritti fondamentali che le toccano
nel vivo… Donne indigene, palestinesi, kurde, donne in cerca
d’asilo…. Nostra patria è il mondo intero, si diceva un tempo.
Oggi forse è il caso di precisare: il mondo che scegliamo è quello
delle persone senza voce e senza potere, senza confini e senza
bandiere, in cammino verso un nuovo orizzonte. Altro che patriote….”
FLORIANA LIPPARINI
QUEL MUTUALISMO DELLE DONNE CHE LOTTANO
Certo, Sfruttazero, lo straordinario percorso di consumo critico che
ha messo insieme donne e uomini, migranti e non, vittime del
caporalato e precari nelle campagne pugliesi, nasce quattro anni fa,
ma storie impreviste e fuori mercato come quella si nutrono di
sorellanza e voglia di cambiare il mondo che altri movimenti hanno
seminato in tempi e geografie diverse. E continuano a fare ogni
giorno
AUTRICI VARIE
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