domenica 23 marzo 2025

Sull'immigrazione

Questo mio scritto nella speranza di essere portatrice di una corretta informazione sulla annosa drammatica situazione degli emigranti - Sento l'urgente bisogno di farlo da quando mi sono accorta che l'insinuante propaganda populista sull'emigrazione ( v. Lega e cinque stelle )  abbia trovato gambe e ascolto anche tra insospettabili persone quali quelle che si dedicano a pratiche spirituali e tra i cosiddetti alternativi ,che non fanno riferimento a formazioni organizzate anarchiche, e anche tra le persone che per scelta non hanno la televisione e quindi attente a non farsi manipolare. Si è diffusa la convinzione che alla stregua di una leggenda metropolitana che agli emigranti in genere vengono dati 35 euro al giorno . 35 euro per la verità non sono una cifra a caso In realtà 35 euro a testa vengono date alle associazioni italiane che si propongono per dare accoglienza ( cioè da dormire e da mangiare )ai rifugiati dichiarati  ufficialmente tali con documenti e ai quali arrivano  200-300 al massimo al mese . Va precisato che  lo stato di rifugiato non è facile da ottenere anzi, come da documentazione che segue la situazione al 2016 era questa :

In Italia, in base all’articolo 10 della Costituzione, lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Nei primi tre mesi del 2016 sono state 16.080 le richieste di asilo presentate in Italia.
Nel solo mese di gennaio 2016 (l'ultimo mese di cui sono forniti dati ufficiali nel dettaglio), hanno fatto domanda di asilo 7.505 persone. Delle 6.507 richieste esaminate, 190 hanno dato come esito il riconoscimento dello status di rifugiato, 689 quello di protezione sussidiaria, 1.352 di protezione umanitaria, 4.26
chi I È IL RICHIEDENTE PROTEZIONE INTERNAZIONALE (O ASILO)?
Il Richiedente protezione internazionale è la persona che presenta in un altro stato la richiesta per il riconoscimento della protezione internazionale. Il richiedente rimane tale, finché le autorità competenti non decidono in merito alla stessa domanda di protezione.
Le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale sono composte da quattro membri di cui due del ministero dell’Interno, un rappresentante degli enti locali e un rappresentante dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr). 
Ci sono commissioni territoriali in varie città d'Italia: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Caserta, Catania, Crotone, Firenze, Foggia, Gorizia, Lecce, Milano, Palermo, Roma, Salerno, Siracusa, Torino, Trapani, Verona. 
CHI HA DIRITTO ALL’ASILO POLITICO?
Chi ha timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche. Le norme che disciplinano l'asilo sono regolate a livello comunitario dal cosiddetto Regolamento Dublino II, per il quale lo straniero può richiedere la protezione internazionale nello stato dell’Unione europea nel quale per primo mette piede. E sarà quello il paese competente a esaminare la domanda. 
CHI È IL RIFUGIATO?
Il rifugiato è titolare di protezione internazionale, ed è il migrante che in base all’articolo 1 della Convenzione di Ginevra del 1951, "temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese d'origine di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese”.
Al titolare dello "status di rifugiato" la questura rilascia un permesso con motivo - asilo politico -, rinnovabile, che ha durata di cinque anni e consente l’accesso allo studio, al lavoro, al servizio sanitario e alle prestazioni assistenziali dell’Inps.
Il richiedente asilo ha diritto a circolare liberamente all’interno del territorio dell’Unione europea (tranne Danimarca e Gran Bretagna che hanno la clausola dell’opt-out sulle materie di immigrazione). I rifugiati politici hanno inoltre diritto al ricongiungimento familiare e a chiedere la cittadinanza italiana dopo cinque anni di residenza. 
CHI È CONSIDERATO UN MIGRANTE IRREGOLARE?
Chi entra in Italia senza documenti o chi, entrato regolarmente in Italia, perde in un secondo momento i requisiti per rimanervi. 
I cittadini stranieri entrati in modo irregolare in Italia sono destinati ai centri per l'immigrazione dove vengono identificati e trattenuti per poi essere espulsi, oppure per accertare i requisiti per la protezione internazionale, nel caso in cui lo richiedano. 
Le strutture attualmente presenti in Italia sono i centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa), i centri di accoglienza (Cda), i centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e centri di identificazione ed espulsione (Cie).
CENTRI DI PRIMO SOCCORSO E ACCOGLIENZA (CPSA)
In questi centri i migranti ricevono assistenza sanitaria, vengono fotosegnalati e possono richiedere la protezione internazionale. In seguito, in base alla loro condizione vengono trasferiti in altri centri. Esistono centri del genere ad Agrigento, Lampedusa, Cagliari, Elmas, Lecce, Otranto, Ragusa, Pozzallo. 
CENTRI DI ACCOGLIENZA (CDA) E CENTRI DI ACCOGLIENZA PER RICHIEDENTI ASILO (CARA) 
I centri di accoglienza (Cda) garantiscono prima accoglienza allo straniero rintracciato sul territorio nazionale per il tempo necessario alla sua identificazione e all'accertamento sulla regolarità della sua permanenza in Italia. Lo straniero irregolare che richiede la protezione internazionale viene inviato invece nei centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), per l'identificazione e l'avvio delle procedure relative alla protezione internazionale. Esistono dei Cara a Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Arcevia (Ancona), Castelnuovo di Porto (Roma), Borgo Mezzanone (Foggia), Palese (Bari), Restinco (Brindisi), Lecce, Crotone, Mineo (Catania), Pozzallo (Ragusa), Caltanissetta, Lampedusa, Trapani, Elmas (Cagliari). 
CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE)
Gli stranieri giunti in modo irregolare in Italia che non fanno richiesta di protezione internazionale o non ne hanno i requisiti sono trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione (Cie). Il tempo di permanenza, 18 mesi al massimo, dovrebbe servire alle procedure di identificazione e a quelle successive di espulsione e rimpatrio. I centri di identificazione ed espulsione sono Torino, Roma, Bari, Trapani, Caltanissetta.
U un'altra fonte di disinformazione  volutamente alimentata è quella in Italia gli immigrati arrivano più che in tutta l'Europa e che la crisi economica è ulteriormente aggravata dalla  loro presenza . Ma non è proprio così come si può constatare dalla nella tabella qui sotto : 
Austria1.249.42414,3%
Irlanda586.82612,4%
Belgio1.327.42111,7%
Germania8.651.95810,5%
Spagna4.418.1589,5%
Regno Unito5.640.6748,6%
Italia5.026.1538,3%
Danimarca463.0888,1%
Svezia773.2327,8%
Grecia798.3577,4%



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