venerdì 21 ottobre 2011

I ragazzi di piazza S. Croce in Gerusalemme

Li ho visti l'altra sera durante la trasmissione di Gad Lerner e mi sono sembrati proprio nuovi e diversi da quello che si può chiamare il cascame politico degli ultimi anni . In primis non hanno accettato la domanda provocatrice di Gad sulla violenza. Troppo facile sarebbe stato fare i soliti riecheggianti distinguo tra si e no alla violenza  ." Noi siamo qui - hanno detto - e vogliamo comunicare le decisioni che abbiamo preso in assemblea . Primo tutte le decisioni le prenderemo per consenso ( da tempo si sente riecheggiare questo modo di gestire le decisioni nelle riunioni degli ecovillaggi, degli sperimentatori delle utopie concrete )abbiamo deciso anche di usare nuove forme di comunicazione non verbale come quella di dimostrare il nostro consenso con le entrambi le mani alzate etc, e cominciamo qui ed ora ad avere comportamenti rispettosi dell'ambiente, non usiamo piatti di plastica e prendiamo l'acqua dalla fontana . Le tende sotto le quali ci ripariamo sono il simbolo della nostra precarietà e di tutte le persone che in questi anni hanno perso la casa ... "Inutile dire che che da inguaribile utopista quale sono mi son quasi commossa .

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